Qui dopo mesi solo per condividere questo capolavoro, anch'io:

Teo.

Basta vinili colorati vi prego. Non so che farmene dello splatter vinyl o del vinile oro o del vinile rosa. E i picture disc (sagomati e non) erano già una stronzata negli anni ottanta, figuriamoci ora. Fate delle buone ristampe e mettetele fuori a prezzi decenti.

musicians owe a lot to music writers and vice versa. they are both crafts that deserve uplifting. good thoughtful critique is a fleeting, malnourished pursuit that deserves so much better. music journalism is so important

i don't know what to say today but i keep thinking about this one night in 2012 i stayed at the p4k office so late writing a review that i literally got locked in overnight and couldn't leave til the morning. so many ppl have been so devoted to this place

Wouldn’t have a career without Pitchfork. Probably wouldn’t know much about music, either. Feels like a death knell for the record review as a form. Absolutely gutted for my dear, dear friends & colleagues.

Afona da 48 ore:

Peraltro penso che se mordi gli organi genitali di uno che vuole violentarti questo è capace che ti ammazza.
La verità è che volete vedere la donna morta.
L’unica donna non colpevole è la donna morta.

Feliz Navidad è la canzone più brutta mai scritta, Mambo n.5 è al confronto una roba da 22 Grammy.

Nel testo originale di Amandoti Giovanni Lindo Ferretti scrisse: “amore pizza cuore”. Niente da aggiungere ♥️🍕

Oggi a Reggio Emilia nella bellissima Sala degli Specchi del Teatro Valli dialogo con Adele Ghirri su #LuigiGhirri x #CCCP all'interno della rassegna 'Danni Collaterali' connessa alla mostra dedicata alla storia della band ai Chiostri di San Pietro. Ore 21, qui:

Alejandra Pizarnik, foto che amo tanto.

Portobello road, oggi.

Nessuna speranza né aspettativa per un Paese in cui negli uffici pubblici, per dire di chi è il turno, urlano il suo cognome nella folla.

Con i CCCP alla Milano Music Week presentando il bellissimo stra-catalogo della mostra Felicitazioni! e annunciando uno storico live a Berlino il prossimo 25 febbraio. Chissà se davvero l’ultimo.
(In un eterno presente che capire non sai, l’ultima volta non arriva mai.)

A tra poco!

Un finale orribile che non sorprende, domanda a gran voce una storia diversa. E invece ecco la stessa, di nuovo.

Dopo la seduta dall’analista mi piace sempre entrare un attimo nella caffetteria/panificio accanto, con il signore egiziano che chiede a tutti se il pane lo vogliano croccante o morbido, bere il caffè ascoltando la decisione e l’indecisione, il dubbio e la certezza degli altri.

Susan Sontag