Abbiamo una premier che continua a dare fiducia a un ministro che sembra uscito da un film dei Vanzina, sbugiardato minuto per minuto a social unificati, per non dire di peggio. Farebbe ridere, se non fosse che il conto lo paghiamo noi.

Quanto spazio ha dedicato il Tg1 a chi oggi a Latina è morto sul lavoro a 58 anni? Zero. Ai salari degli italiani, calati secondo Eurostat del 6%, mentre in Europa crescevano del 10%? Zero. All’autodifesa di un Ministro ridotto a macchietta? 10 minuti. Informazione da regime.

Gli iscritti alla facoltà di infermieristica sono passati in 14 anni da 46.000 a 20.000: la metà del necessario. Ovvio, se trasformi una professione indispensabile per la salute di tutti in un incubo di bassi salari e turni massacranti. Anche così si uccide la sanità pubblica.

Se ne va il Ministro della Propaganda, annegato nel ridicolo. Ne restano altri 24, fra indagati, lobbisti, comparse e vecchi arnesi. Soprattutto resta una politica di tagli a sanità e scuola, difesa accanita di ogni privilegio, tolleranza per il malaffare e disprezzo del lavoro.

Negli ultimi 2 anni 100.000 giovani hanno lasciato l’Italia: dal Sud e dal Nord, laureati e diplomati, poveri e no, a cercare salari migliori, maggiori opportunità, un paese meno bigotto, la possibilità di sperare. È il nostro problema numero uno, nel silenzio totale del Governo.

Il Governo inglese ha un’idea inappuntabile: far pagare ai milionari il maxibuco di bilancio lasciato dai Conservatori. Pare che 10.000 di loro si preparino ad andarsene per non versare. Sarebbe rivoluzionario che i paesi UE rispondessero tutti insieme: per voi, porte sbarrate.

Giorgia Meloni non si fida della Polizia di Stato e quindi non la vuole attorno ai suoi uffici di Palazzo Chigi. Ormai il livello di paranoia è a livello bunker e certo non adatto a chi dovrebbe governare. Se ha fiducia solo nella sorella e nei camerati d’infanzia, cambi mestiere

Fra un bollino tricolore e un liceo del Made in Italy, da quando governa Meloni la produzione industriale è crollata del 6,5% Così sparisce la buona occupazione, sostituita da un tanti lavoretti precari e pagati uno schifo, con cui non paghi un affitto e figurarsi il dentista.

Tante lotte condotte a colpi di blocchi stradali e ferroviari hanno difeso posti di lavoro e ci hanno portato diritti, salario, salute. Non credo invece sia mai arrivato nulla di buono dagli abusi di potere. Ma Meloni impone il carcere per chi lotta e legalizza l’abuso d’ufficio

Cosa trovano i ragazzi quando iniziano a lavorare? Precariato, lavoretti, stage più o meno gratuiti e tanto sfruttamento. Un Governo serio cancellerebbe tutto ciò, Valditara vuole invece accorciare la scuola di un anno, per farlo cominciare prima. Tanto non tocca ai figli suoi.

Se un Ministro usa il suo potere contro la legge e il senso di umanità è colpevole due volte. Eppure Giorgia Meloni assolve l’indegno compare e attacca la Magistratura, confermandosi indegna del ruolo che ricopre. Ancora per poco, c’è da augurarsi.

I miei bisnonni erano contadini e hanno combattuto nella Grande Guerra. A sentir dire che Matteo Salvini ha difeso i confini della Patria tenendo bloccata in mare una nave carica di donne e bambini, sarebbero disgustati, più che increduli.

Il Ministro Zangrillo ha ideato la sua prima proposta: alzare lo stipendio ai super-dirigenti pubblici, quelli da oltre 10.000 euro al mese. In un paese dove un’insegnante guadagna 1.500 euro, come un’infermiera, mentre una poliziotta si ferma a 1.300. Per loro neanche un grazie.

Quando pensi che abbiano toccato il fondo, Forza Italia estrae un emendamento per dimezzare le tasse ai calciatori stranieri che vengano in Italia. Esiste una sola categoria di privilegiati a cui questa destra non abbia fatto un regalo? Ovviamente tutto a carico dei lavoratori.

Chi ha evaso a più non posso negli ultimi 5 anni se la caverà con due spicci: è il senso del condono tombale a cui pensa il Governo. Alla faccia nostra, che abbiamo pagato tutto e tanto, perché abbiamo la colpa di essere lavoratori o pensionati. La pazienza non è più una virtù.

I giovani senza una casa, i poveri senza un reddito, i lavoratori senza un contratto, le famiglie senza i soldi per la scuola dei figli e le cure: tutti loro conoscono bene i no di cui Giorgia si vanta davanti a Confindustria. A cui invece toccano tanti sì e pacchi di miliardi.

Mentre si lotta contro un’alluvione, ci si aspetterebbe collaborazione da ogni livello istituzionale. Invece il duo Musumeci-Bignami, ministro e viceministro del nulla, convoca la stampa per fare polemica politica di livello bar. Siamo oltre la vergogna.

Sono contrari alla patrimoniale sui miliardari, ma si inventano una maxi tassa sulla casa di tutti e la chiamano assicurazione obbligatoria contro le catastrofi. Così possono continuare a devastare l’ambiente, scaricare il costo su di noi e fare ancor più ricche le Compagnie.

100 euro una tantum a chi mantiene almeno tre persone con meno di 1.600 euro al mese: una miseria che fa solo propaganda. Poi capisci che andranno solo alle coppie sposate, escludendo i conviventi, e ti sale la rabbia. Lo chiamano bonus tredicesima, ma puzza di befana fascista.

Sarebbe cosa buona e giusta una piccola tassa sugli extra profitti di banche e assicurazioni. Lo sanno anche Meloni e i suoi. Ma non si può fare, perché una banca è fra gli azionisti di maggioranza di uno dei partiti al Governo. Così continuano a battere cassa da chi lavora.