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Voi che sapete, è difficile girare la terra di un giardinetto?

"Anna e Marco" resterà per sempre una canzone che strappa il cuore.

"Perdo il respiro, Dio, fatti valere, distruggi i giardinetti curati e fioritissimi. Vieni, foresta!" (Patrizia Cavalli)

Quella caratteristica tipica dello scrivere, che non risponde a nessuna regola autoimposta, appare e scompare come e quando vuole lei. E quando appare fa sempre un po' male.

Ehi The Irreverent Meatball leggi la mail! 🫶

C'è questa cosa che si sta concretizzando che mi fa felice e mi mette ansia, insieme. Vorrei lavorarci ancora e vorrei pure vederla pronta. Sono piena di contrasti.

(Spesso Anna W entra nel mio studio, prende un libro a caso e ne legge un pezzo a un suo pupazzo. Ed è bello sentire la sua voce.)

Ringrazio pure io, che l'ho appena letto e è tenerissimo 💚

Oggi andiamo nella futura scuola di Anna per farle conoscere la professoressa responsabile del sostegno a cui potrà fare riferimento i primissimi giorni se sarà in difficoltà. Si accompagna lentamente su una nuova strada.

Nell'aula di francese, c'era il poster di un bulldog che diceva "je suis trop fort". Anna l'ha visto e ha detto alla professoressa che era sbagliato, perché quello era un bulldog inglese e non uno francese.

"Papà, mentre non c'eri ti ho rubato un cartoncino del tuo zettelkasten, ma era importante. (Qui pianifichiamo con settimane di anticipo. E usiamo la parola zettelkasten nel quotidiano. Boh.)

La sera, prima del buio, mi metto sul terrazzino a guardare le rondini. Sono matte, soprattutto a quell'ora, quando non fa più tanto caldo e volano veloci in tondo, garriscono e si prendono tutto il cielo. Sono molto diverse da me, per indole, forse per questo mi piacciono tanto.

"Mamma, a volte sono più scura, a volte sono rosa e arcobaleno" "È normale, il poeta Whitman diceva "conteniamo moltitudini", c'è tanto in noi, siamo sfaccettati" "Non so chi sia Whitman, ma mi viene da dire che ha ragione". Buon per Whitman che ha il benestare di mia figlia.

Siamo a casa di un'amica di Anna, loro sono in piscina, la radio suona Despacito, fa caldo. Pensatemi forte, che io sto esaurendo la batteria sociale.

I gatti mi hanno svegliato alle quattro e mezza, poi di nuovo alle cinque e un quarto e poi alle sei. Poi Mirtilla, stufa di aspettare, è salita sul comodino e ha buttato giù un po' di roba. Ora dormono.

"chissà le facce sapessero di agitarsi su una polveriera"

Mariangela Gualtieri