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#ERATO_OGGI

Oh Dea
che dalle piaghe
del belletto
sputi l'amor
la morte,
nel tuo lemmario
solo rospi
e serpi.
Sei parolaia, reietta
e giudice
divinamente gretta.
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Versi e foto di Peppino Cinà aka #Zû_Pippinu

#VITIGNI_DI_PASSIONE

Colline come seni vittoriosi
con sulla cima l'oro di mimosa.
Dagli occhi tuoi ruba i colori
Il cielo. Il mare vi si specchia
e non dispera di carezzare,
un giorno, le tue membra di
grazia rivestite pari ad Hera
regale tra filari di nocera.
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Zû Pippinu

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#VOLO

Volo sul mare.
Nel tempo
un frullo d'ali.
Son ali di gabbiano
o il volo d'un amore
librato sul domani?
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Versi e foto di Peppino Cinà aka #Zû_Pippinu
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#E_FU_PASSIONE

Occhi d'un verde mare,
malìa da navigare

Risata scintillante:
lucòre di levante.

Le labbra? Sì, vermiglie
succose meraviglie

Il seno matronale
e fu scuffia fatale

La coscia citeréa,
setosa, lapidéa

Di Venere il rilievo:
erotico sollievo.
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#Zû_Pippinu

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#PACEM

Nel manicomio
il 'folle',
in pace con se stesso
con gli altri
e con la Terra,
grida dalla finestra:
i pazzi
siete voi
che state a far
la guerra.
Dal rigoglioso pino
gli spara
il pio cecchino.
Sul proietto
era scritto:
uccidi il 'mentecatto'
per sempre resti matto.
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ZP

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#DISGIUNTI

Rose sanguigne: righe dal cuore.
Affido i versi al ponentino.
- Mi senti, Amore?
Volano parole. Favònio dà le ali.
L'occàso è adombro, crepuscolare.
Sgombrasi l'etere. Selene appare.
Un canto: Zefiro, progenie d'Eos
sposo di Clori, ridìce gaio:
- Ti sento, Amore.

'U #ZûPippinu scrive e legge #poesie

#CONFORTO

Caldo, immenso verde dei prati
giaciglio soffice
culla degli occhi
e balsamo sottile
delle anime inquiete.
Tuffarsi nel mare d'erba
e sentirsi tutt'uno
con la terra
di cui siamo seme,
quale conforto.

-
Versi di Melany

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#Gelata del '56

Cigola il cardine del soffio
inaridito. Giro come una trottola
ferita. Il pane, in forno, d'oro
e argento. Deh, memento!

Pulcini pigolano sul precipizio:
il nido pencola: supplizio.

Brucia la lama nel mio palmo sperso:
taglio la fame ed il turchese terso.

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#FUOCO SULL' #ETNA

Notte canaglia. Adunghio il mio fardello.
La torre, scampanando, batte l'ora.
Scalzo, rincorro la luna che muore.
S'arrossa, scalcia forte il Mongibello.
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Versi e foto di Peppino Cinà aka #Zû_Pippinu
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#DI_LEMMI

Pentitevi! Aedi mal ridotti
cechi alla luce, veggenti di notte.
Pentitevi! Or si ribella il mare
d'inchiostro dissipato nei fondali.
Pentitevi! Arraffa d'aura il soffio
pagina lercia d'alfabeto loffio.
Il cielo, procelloso di rancore,
bagna la carta, lava le parole.

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😱 #URLO 😱

Un urlo nella sera.
Espero spira e spare.
Come trista speranza
che la mente sconvolge,
solleva foglie e polvere,
di turbini mi assale.
Un urlo, come brando
che l'animo trapassa,
a presentare il conto
repente del tramonto.

Versi e foto di Peppino Cinà aka #Zû_Pippinu