Bisognosa e desiderosa di sapere se Pippo Civati si candida alle prossime Europee.

Martedì 21 maggio c’è questo incontro pazzesco e incredibile con Riccardo Cavallero in cui si parlerà di editoria.

È gratuito, ma rivolto a tutti coloro che hanno partecipato ad un’attività di scrittura di Itaca.

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Per Il Maggio dei Libri di quest’anno ho messo su un racconto di Napoli tra leggenda e realtà, tra libri di ieri e libri di oggi, tra Penelope e «Almarina», tra il munaciello e «Uvaspina»

Sarà una cosa bellissima, sempre con la (carto)libreria del paesello e questo mi rende felice.

«Scrivere è vivere fino a morire di scrittura e io, in tutti questi anni, non ho mai avuto il coraggio necessario».

Il più grande autore italiano vivente si chiama Domenico Starnone e sono anche stanca di doverlo ripetere sempre.

Il PD con Vannacci fa quello che fa da vent’anni a questa parte: ignorare i problemi, nasconderli sotto al tappeto e sperare che passino.

Sia mai fare opposizione, signora mia.

Il 5 maggio nuovo appuntamento con «Polifemo. Occhio alle storie» ciclo di laboratori di Itaca Colonia Creativa. Si parlerà di lingua con Maddalena Fingerle.

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Al cliente che questa mattina alla (carto)libreria del paesello mi ha chiesto il libro di Vannacci ho risposto che noi non lo ordiniamo e se vuole può prenderlo altrove.

Non ho cambiato il mondo, ma mi sento infinitamente bene con me stessa.

De Luca: l’interruzione di gravidanza è tema da sottrarre a incursioni di chi non ha titolo.

In parola povere i Pro Vita nei consultori della Campania non entrano e si possono attaccare al coso.

Essere innamorati è bello, ma anche stare a letto a leggere un libro di Domenico Starnone e a mangiare biscotti al cioccolato mentre fuori piove.

«Noi ci chiediamo continuamente: ma questa costituzione antifascista riuscirà a tenere a bada quella ferocia, quella violenza che alberga nella sua forma sbiadita?».

Una cosa bella oggi l’ha scritta Valeria Parrella. ilmanifesto.it/le-donne-resis…

Niente di più bello e semplice definirsi antifascista.

«Vienimelo a dire in faccia che preferivi che vincessero le SS e non gli americani».

Alessandro Barbero il mio cuore è sempre tuo.

Su Sky c’è la maratona di «Downton Abbey» ed io questa mattina alle otto frignavo per la morte di Sybil.

Il tipo che spiega la fisica e si crede simpatico mi sta sulle scatole per svariati motivi, uno su tutti il cachet esorbitante richiesto per venire a presentare il suo libro e noi molto gentilmente abbiamo risposto manco per il cazzo.

Nella «Giornata mondiale del libro e della lettura» a me piace sempre ricordare che se sono lettrice lo devo ai fumetti e al voler imitare mio padre che nel pomeriggio dopo il lavoro si metteva in poltrona a leggere e io volevo essere come lui.

«La letteratura è una merda, caro mio. Non hai nemmeno il tempo di affermarti che sei già soppiantato da un altro più cretino di te».

Starnone, sempre lui.

Scrittrici e scrittori leggono il discorso che Antonio Scurati avrebbe dovuto leggere in RAI.

Quindi pagare con i nostri soldi un monologo sull’importanza del 25 aprile, no, ma una che dice che l’aborto è un delitto, sì?

Dice benissimo Nicola Lagioia invitando scrittori ed editori a dire la propria e a farsi sentire, ma questo deve valere per noi tutti, perché tacere significa essere d’accordo con le politiche di un governo che ci sta trascinando sempre di più verso un baratro chiamato fascismo.

Ringraziamo sentitamente Fascistelli D’Italia.

Non so come dirvelo, ma se vogliamo abortire voi non ci dovete rompere il cazzo. Cordialità.