Lei è parola libera, non scrive per appagare,
è il filo di vento, il corvo negli artigli,
è la curva di luce di una binaria a eclisse,
è il cielo nella testa, il sasso nelle acque.
Lei è tante cose, lei dentro di lei.
(Nadine
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#Art Maria Fynsk Norup 💎🍂 eth/tez #21maggio

Piccole divinità le mani; in quale parte oscura si sono nascoste, legate al nostro bisogno di toccare le ferite, che ormai non hanno sangue e i fianchi, crudeli, che ci trascinano per strade fosche e i gesti, il palmo sulla porta, la fuga poi per strade diverse, per smentirci,

È un’immagine distorta questa vita così diversa dall’altra, dov’ero io la vittima, dove scendevo lentamente sottobraccio al tuo inferno, il respiro caldo apparteneva ai tuoi fantasmi e i miei occhi erano chini.
(Nadine

Lei c’era, di fatto, ma non tutti sanno raccogliere la pioggia. Temevi la voragine. L’amore non è per tutti. Il gelo ti lascio.
(Nadine
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#Artist #Konstantinkacev

Che belle forme ha la libertà

Quando sarete liberi vedrete una sola forma: la libertà e spero, vi auguro, che quella forma vi mantenga liberi.

Sento una voce che mi vorrebbe tranquillizzare dicendo: “non temere, non basta scrivere per essere poeti”.

La vita non permette di fuggire. La passione
diventa più sanguigna e accenderà le fiamme,
fra poco il buio ed io che sono qui con mani
di scintille e questa nostalgia alle caviglie
nelle onde dei campi e tu che eri schiena
sarai corrispondenza di veglie, il ritorno,
le

-Carteggio-
Ci siamo persi ancora e non credo in una nuova fioritura. Il compito dell’amore è nella sua passione, non è quindi responsabile l‘onda e neppure il vento, o la tua fragilità che trema simile alla voce, quando sembra mancarci. Hai la mia disperazione quando ti sento

- Carteggio -
Chissà cos’altro mi confesserai da grande. Una mente in fuga non fugge mai lontano, cerca la stessa tana di sentimenti oscuri, le stesse viscere dalle quali ti ho ridestato. Verrò a cercarti proprio nell’abisso, dove vorrei non vederti più.
(Nadine
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- Non mi sono mai sentita così serena, eppure guardo fuori e vedo l’inferno.
- È vero, mi viene da rispondere, ma avete in mente come guidava Gesù la barca mentre era nel pieno della tempesta? Dormiva tranquillo a poppa.

Entra simile a un temporale
da una porta socchiusa,
il fragile amante sempre di spalle,
per urlare il sogno che lo turba.

Tu sei così, amore senza misura,
sei la tristezza, una città nemica.

Come si canta con te,
come tessere il panegirico.
(Nadine
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#Artist : #MissDew

Mi rimane di te un anello di foglie, ti ho guardato dentro e ho visto nelle viscere un po’ di buono, dagli un porto o nel cavo del silenzio una luce che ti faccia riemergere.
(Nadine

- Carteggio -
Mio caro, ho guardato a lungo la tua fotografia, quella che a volte mi dà la mano e mi rapisce i passi sulle zolle superstiti; quella fotografia che ti porta verso casa come farebbe un ricordo. Ho notato un alveare negletto nel fondo dei tuoi occhi, due lune che

- Carteggio -
Mio caro, quando ti presenti pianura di nebbia smagliata, una mente grigia con il tarlo vago dell’amore, mi ricordi una vettura di seconda classe, che consegna il passeggero al vuoto, dove la regola è il silenzio o un lieve campanello di fortuna. Dovresti piangere,

Brucia l'amore, quale docile frusta,
brucia il corpo esile, un frammento
d'inquieta tenerezza.

È stata data la ragione per scagliare
le acque e l'onda più sinuosa,
per liberare una donna dal suo sonno.
(Nadine
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#Art NICK YASHIKA #13maggio